"Qui sono solo, se voglio, tra la maestà dei monti e la solennità degli alberi. Vi è varietà, vita, espressione in ogni forma colossale e in ogni filo d'erba, in ogni corolla appassita. Io amo questi luoghi e sento che l'ago della mia bussola, in qualunque luogo io sia, si volgerà sempre a questi monti" (Giuseppe Dessì - Paese d'ombre - 1972)
"E' un mondo originario che sembra un immenso tempio in rovina, una Selinunte sconfinata, dove le colonne spezzate e accatastate dai terremoti si stendono all'infinito, come un enorme geroglifico che racconta una storia finita di vivere, un luogo di forme parlanti un linguaggio non più inteso, simili a greggi, animali giganti" (Carlo Levi - Tutto il miele è finito - 1964)
"Quest'isola più isola del Mediterraneo è un luogo dove il tempo ci avrà messo troppo. ma ha usato al meglio l'arte di fare un'isola. Qui tempo e spazio si dilatano dove uno si aspetta di trovarli circoscritti, chiusi, limitati dal mare: lunghi altipiani, pianori e tavolati dove di brado non ci sono solo i cavallini. Ampi orizzonti. Solitudine e silenzio." (Giulio Angioni - Afa - 2008)
"Chi giunge qui si accorge subito di trovarsi di fronte ad una terra mai veduta. Nuove queste montagne, che sembrano a vederle favolosamente alte, e a misurarle sono basse, avvolte di un riverbero strano, abbagliante. A volte si direbbero rossastre, o rosate, o grigio-verdastre. Ma ci si accorge che sono colori irreali, quasi effetti di luce, su montagne lunari d’un colore bianco di argento, quasi fatte di una materia inconsueta e friabile che riluce come lo zucchero. Seminate di giganteschi massi cui l’erosione ha dato profili di mostri, in quella luce d’irrealtà, potrebbero essere montagne viste in un sogno che non si ritrovano più svegliandosi un minuto dopo. Lo strano è proprio che un paese di roccia, anziché dare il senso della realtà, ci sembri fatto col tessuto impalpabile delle immaginazioni."(Guido Piovene - Viaggio in Italia - 1957)
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